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Percorso, Protocollo, Trattamento, Rituale..

“La difficoltà della semplicità..”

Saper identificare i procedimenti con Nomi specifici OGGI è molto importante. Importante per poter organizzare al meglio il proprio centro e come mostrare il lavoro alla propria clientela.

Ogni fase del lavoro deve avere un nome. I nomi trattati qui saranno Standard, ma è giusto che ogni centro dia un suo nome specifico.

PERCORSO, PROTOCOLLO, TRATTAMENTO, RITUALE..

Sono i nomi standard per identificare le fasi importanti del lavoro…

I TRATTAMENTI.

Il trattamento è composto da una serie di manovre che hanno una unica finalità, uno scopo, un risultato, un obiettivo.

Antistress, anti cellulite, dimagrimento, ecc. una volta studiate e realizzate le manovre verranno utilizzate per ottenere il risultato voluto dalla cliente.

Quando l’obiettivo non è possibile raggiungerlo con un unico trattamento l’estetista deve avere un..

PROTOCOLLO

..di lavoro che va presentato e venduto alla cliente.

Il protocollo è composto da una serie di trattamenti studiati per ottenere l’obiettivo prefissato.

Il protocollo è uno studio realizzato con una unica finalità, il benessere del cliente”.

Spesso i protocolli di lavorazione vengono dati alle estetiste dalle aziende che gli vendono i prodotti da cabina, quindi acquistando una “marca” di creme anticellulite, per esempio, si avranno a disposizione i protocolli che l’azienda in questione ha creato per quella problematica.

Ma le estetiste oggi non sono più le “strappa peli” di una volta!, oggi una estetista studia fino a tardi per poter dare alle sue clienti risultati sempre maggiori e per fare ciò si arriva ad un loro protocollo.

Non è raro vedere (metodologia di lavoro che noi invogliamo) più estetiste che si incontrano per studiare insieme protocolli dettagliati per ottenere il medesimo risultato. Che sia un risultato che può essere raggiunto con un unico trattamento, un protocollo o un..

..PERCORSO

Cos’è il Percorso? Il percorso è, nella nostra scuola, l’unione di due o più protocolli.

Il punto d’arrivo di ogni cliente è l’obiettivo… il suo risultato finale. Ma la cliente è cosciente che il vero “problema” è il punto di partenza?

  • Quando si ha un’età compresa fra i 25 e i 27 anni lo scopo del protocollo è il mantenimento. Mantenere la pelle liscia, mantenere la pelle elastica, ecc. (tenendo conto comunque dell’invecchiamento… questo perché noi possiamo rallentare, ma non fermare il tempo). Diciamo che da 15 anni ai 25 la nostra pelle è al punto 0 (zero).
  • Da una età compresa fra i 27 e i 35 anni lo scopo dev’essere duplice… mantenimento e controllo. Questo perché dai 25 anni, IN POI, di età il corpo inizia a produrre meno collagene e meno elastina (e ce ne accorgiamo visibilmente intorno ai 30 anni), quindi oltre a lavorare per mantenere inalterati i parametri standard della pelle, dobbiamo lavorare anche per migliorare la pelle stessa.
  • Quando si ha una età compresa fra i 35 e i 40 anni e non si è mai fatto nulla per la propria pelle (che sia viso o corpo), una volta stabilito il risultato desiderato, dobbiamo preparare un protocollo per raggiungerlo.Diciamo che in questo caso abbiamo la pelle -8 (meno otto… elasticità e invecchiamento della pelle. Inizia a diminuire la prima e i segni del tempo si iniziano a farsi vedere).Il risultato ottenibile per una che parte da -8 non potrà MAI essere 0, per il fatto che nessuno ha la bacchetta magica. Il nostro operato potrà portare quella pelle a -4 (per esempio).

spiegazione… se a 25 anni si lavora su una pelle elastica e reattiva, a 35 o 40 anni si arriverà con una pelle a -1 o -2… questo perché comunque non possiamo bloccare gli effetti del tempo, inquinamento o quel che mangiamo, fumiamo, beviamo, ecc.

Ma iniziando a lavorare con una pelle di 40 anni, quel che possiamo fare è migliorarla ottenendo una buona elasticità e un “riempimento” o “chiusura” delle rughe, ma ovviamente non sarà MAI come quando una nostra cliente inizia a lavorare con noi da presto.

Che sia chiaro, farsi iniettare sostanze estranee non permette il miglioramento oltre la soglia precedentemente spiegata, ma una maggiore velocità nell’ottenerla… ma anche una maggiore velocità nel perdere tutto. (Leggere l’articolo sul Botox)

  • Iniziare a lavorare su una pelle mai lavorata ad un’eta compresa fra i 40 e i 45 anni si partirà da un livello -12 (mediamente e così!), il risultato medio ottenibile in questo caso è -6. Ottenibile solo se si andrà a lavorare su vari aspetti della vita della cliente.

Più tardi si inizia e più lontano sarà il risultato ottenibile e soprattutto non sarà mai come il risultato ottenuto da una cliente che con costanza inizia il suo percorso con le giuste tempistiche (presto… nella prima fascia 25-30).

Abbiamo lavorato anche clienti che avevano compiuto i 65 anni con ottimi risultati, ma teniamo sempre presente che prima si inizia e meglio è!

Un PERCORSO…

…non è altro che una serie di protocolli che ci seguono per tutta la vita.

Come tutta la vita? A me han detto che devo fare un ciclo di 12 trattamenti!

E ti hanno detto una scemenza!! (non voglio scrivere altro!).

C’è gente convinta che dopo i 6 o 8 o 10 o 12 trattamenti tornano giovani e così rimangono… mi spiace ma NON È COSÌ!

SMETTETELA DI CREDERE AI CIARLATANI

Bevendo questo estratto di serpente potrete avere una pelle bella come non avete mai avuto…

NON è più il periodo delle credenze effimere!.. Non è possibile credere che comprando una bottiglia di “non si sa bene cosa”, possiamo tornare giovani.. quindi dobbiamo pensarla in modo diverso.

Se io tengo alla mia bellezza, devo curarmi

– Cosa vuol dire?

Vuol dire che devo seguire un percorso e questo percorso lo devo fare fino a quando non invecchierò più.

– E quanto mi costa al mese? –

Dipende da quando inizi a lavorare… normalmente si lavora per fasi, per obiettivi e per reazioni.

FASI

…si dividono sostanzialmente in Fase di Inizio, Fase di Mutamento, Fase di Attacco, Fase di Mantenimento.

Ogni fase permette un tipo di lavorazione e ogni lavorazione permette il raggiungimento di un risultato… ma non solo!… in base allo stato della pelle si parte da una fase ben distinta e il passaggio da una all’altra fase andrà in base a come si comporta la pelle durante la lavorazione che può, o meno, coincidere con il Percorso iniziale scelto.

Insomma, se la pelle reagisce velocemente è inutile rimanere nella Fase di Inizio. Allo stesso modo, se siamo nella Fase di Attacco e vediamo che la pelle si “blocca” è meglio tornare ad una fase precedente per “aggredire” la pelle in modo diverso e quindi sbloccare il nodo creato.

Durante un percorso o un protocollo, è possibile aggiungere un trattamento di relax per la propria pelle (e ovviamente anche per la mente della cliente), questo trattamento prende il nome di…

Rituale.

Un rituale ha il compito di rilassare la cliente e “spezzare” la routine del trattamento in modo che la pelle non utilizzi il suo “effetto memoria”.

Effetto memoria della pelle.

Ti è mai capitato di alzarti dal letto con le strisce del cuscino sul viso o nel corpo?… queste strisce dopo qualche minuto svaniscono, perché? Perché la pelle torna nella condizione iniziale. Questo è l’effetto memoria! (spiegato nella maniera più semplice).

Questo effetto può essere, purtroppo, usato anche a nostro sfavore. Se noi non ci siamo mai preoccupati della nostra pelle, questa Routine sbagliata viene comunque immagazzinata come “comportamento giusto” e quindi quando si inizia a lavorare su una cliente, la parte più difficile sta proprio nell’azzerare l’effetto memoria della pelle rendendo i miglioramenti come standard e quindi acquisiti.

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Noi, io e il mio socio, vogliamo aiutare l’estetista a lavorare bene e a creare un ambiente sereno e produttivo.

Contattaci per ricevere il materiale informativo e, se vuoi, una consulenza o per chiedere solo delle informazioni e, potresti essere fra le 15 fortunate che potranno accedere al nostro “Club delle Estetiste“.

COSA STAI ASPETTANDO?!

I posti sono realmente limitati… se non potrai accedere alla nostra preparazione, cosa farai?

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